Non è solamente una questione di schiena ma di benessere complessivo. Sedersi correttamente alla propria scrivania fa bene alla mente tanto quanto al corpo. Scott Wiltermuth della Marshall University californiana ha prodotto una serie di studi che attestano l’importanza della postura per il miglioramento della percezione di sé.
Tra le persone sottoposte allo screening del team di ricercatori, quelli che tenevano maggiormente la schiena dritta aumentavano la propria tolleranza al dolore, e l’autostima ne beneficiava direttamente. Wiltermuth, entrando nel dettaglio, spiega questo circolo virtuoso affermando che “quando si ha un dolore, sarebbe meglio stare dritti e non raggomitolarsi come in effetti viene spontaneo fare. La postura raccolta infatti può indurci a pensare di non avere il controllo delle nostre sensazioni, e questo a sua volta può avere un effetto negativo. Meglio sedersi spingendo il petto in fuori e allargando il torace”.
Circolando, ed espandendosi, fastidio o dolore si attenuano e la percezione di aver saputo gestire l’esperienza negativa consegna alla persona un senso di efficacia importante.
La postura corretta è semplice: schiena dritta e ben appoggiata allo schienale, piedi saldamente a terra, gambe alla larghezza delle spalle. A casa regolatevi voi, in ufficio pretendete che sedie e scrivanie siano adatte al mantenimento di questa elementare regola di benessere.
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